ULTRASUONOTERAPIA Gli ultrasuoni sono vibrazioni ad alta frequenza (oltre 20.000 Hz) che determinano una successione di pressioni e depressioni. Vengono generati sfruttando l’effetto piezoelettrico di alcune sostanze Alcuni cristalli di quarzo quando vibrano producono corrente elettrica. Al contrario facendo passare una corrente elettrica lungo questi cristalli viene prodotta una vibrazione ad una determinata frequenza Gli apparecchi erogatori di ultrasuoni sono costituiti da: - Un generatore di corrente che, per mezzo di un diodo e di un oscillatore, porta la frequenza tra i 500 kHz e i 3 MHz - Un cavo schermato che unisce il generatore alla testina emittente (quarzo, titaniato di bario). • Il numero di vibrazioni per secondo viene espresso in Hertz. • 1K Hz = 1.000 Hz • 1M Hz = 1.000.000 Hz • Gli ultrasuoni utilizzati in terapia sono vibrazioni ad alta frequenza, da 500 KHz a 3 MHz. • Si propagano come i raggi luminosi per cui seguono le stesse leggi dell’ottica. RIFLESSIONE • Si ha questo fenomeno ogni volta che la vibrazione cambia mezzo. Parte dell’energia si propaga mentre l’altra viene riflessa. • Interfacia grasso-muscolo • Interfacia muscolo-osseo • ONDA STAZIONARIA NNN CALORE • Infatti l’energia meccanica degli ultrasuoni viene trasformata in calore. • I FENOMENI DI RIFLESSIONE SONO ELEVATI A LIVELLO DELL’INTERFACIA MUSCOLO OSSEO (99%). • calore • • PERIOSTIO • Questa complicazione è evitabile spostando continuamente la testina emittente con un movimento lento e continuo. POTENZA D’ EMISSIONE A scopo terapeutico, per una frequenza di emissione di un 1 MHz, la potenza di emissione, secondo lo spessore di tessuti, sarà tra 1 e 3 Watt/cm². La profondità di riscaldamento è maggiore per le basse frequenze. In un mezzo omogeneo per frequenze di 1 MHz l’ampiezza vibratoria si riduce del 50% a 8 cm di distanza. Per frequenze di 1,5 MHz si riduce del 50% a 5 cm di distanza. Per frequenze di 3 MHz si riduce del 50% a qualche mm di distanza. Quindi, più la frequenza è elevata, meno potente è l’eco Tra le sostanze più riflettenti c’è l’osso. Per questo se la distanza tra la testina emittente e la zona di riflessione è breve, è meglio impiegare frequenze elevate per ottenere un’eco ridotta ed evitare quindi i rischi di formazione dell’onda stazionaria. POTENZA D’EMISSIONE • POTENZA D’EMISSIONE • FREQUENZA D’EMISSIONE • DOSAGGI • FREQUENZA • • • • • 0,5 MHz 1 “ 1,5 “ 3 “ W/cm2 Hz POTENZA SOGLIA MIN. SOGLIA MAX. 0,5 W/cm2 0,2 “ 0,15 “ 0,07 “ 6 W/cm2 3 “ 2 “ 1 “ • A scopo terapeutico, per una frequenza di emissione di 1 MHz, la potenza più frequentemente impiegata è di 1 W/cm2 Fenomeno della cavitazione • Dosaggi troppo elevati determinano il passaggio allo stato di ebollizione dei gas disciolti nei fluidi (fenomeno della cavitazione) • Ciò conduce a danni vascolari, citolisi e degradazione delle molecole di DNA. • Alle dosi impiegate in terapia la cavitazione non si verifica. AZIONE DEGLI ULTRASUONI • AZIONE TERMICA • • EFFETTO ANTALGICO (DIMINUZ. TRASMISS. NEURONALE) • EFFETTO METABOLICO (AUMENTO DEL METABOL. E DELLE MITOSI E QUINDI STIMOLAZ. ALLA RIPARAZ. TESSUTALE) • EFFETTO ANTI-INFIAMMATORIO • • AZIONE MECCANICA (VASODILATAZIONE) EFFETTO FIBRINOLITICO ( OSTACOLO ALL’AGGLUTINAZ. DELLE FIBRE COLLAGENE) AZIONE DEGLI ULTRASUONI • EMISSIONE CONTINUA DINAMICA • - EFFETTO ANTALGICO • - EFFETTO ANTI-INFIAMMATORIO • (TENDINITI, BORSITI, NEVRALGIE, SCIATALGIA S. DA CONFLITTO DELLA SPALLA) • EMISSIONE PULSATA • - EFFETTO METABOLICO (per stiramenti e strappi muscolari) • - EFFETTO FIBRINOLITICO (per ematomi organizzati, cicatrici retraenti, • s. da conflitto della spalla con calcificazioni) CONTROINDICAZIONI • Bambini ed adolescenti • • • • • • • • • • • (per la presenza della cartilag. di accrescimento.) Fratture non consolidate ed innesti ossei recenti Presenza di mezzi e di sintesi metalliche Osteoporosi Emorragie Arteriopatie obliteranti Tromboflebiti e varici Turbe della percezione termica Tumori T.B.C. Su organi che non hanno sensibilità termica (midollo spinale, cervello, fegato) Applicazione in gravidanza e sulle gonadi Modalita’ di applicazione • Per contatto diretto • Interporre un gel tra la testina emittente e la cute, altrimenti la falda d’aria riflette totalmente l’energia. • Si possono interporre anche creme terapeutiche. • Sono in genere effettuate a testina mobile per evitare eccessiva produzione di calore. • La durata della seduta è di 10 minuti, da allungare a 15 nell’emissione pulsata. • Applicazioni in acqua • • • • Sono indicate per superfici corporee irregolari (mani-piedi). La testina emittente è costruita impermeabile e viene posta a circa 2 cm. dalla zona da trattare. Comportano un aumento del dosaggio.