Definizione delle specifiche per un sistema di controllo a retroazione unitaria Obiettivi del controllo • Il sistema di controllo deve essere progettato in modo da garantire un buon inseguimento dei segnali di riferimento nonostante la presenza di disturbi, rumori ed incertezze parametriche Obiettivi del controllo • Stabilità robusta • Fedeltà di risposta (regolazione o inseguimento) • Attenuazione dei disturbi sulla catena diretta • Attenuazione dei rumori di misura • Robustezza alle variazioni parametriche Vogliamo esprimere gli obiettivi del controllo tramite un numero limitato di parametri quantitativi che devono essere garantiti dal progettista SPECIFICHE DEL CONTROLLO Classificazione delle specifiche • Specifiche sul sistema a catena aperta L(s) nel dominio della frequenza • Specifiche sul sistema a catena chiusa W(s) nel dominio della frequenza • Specifiche sul sistema a catena aperta L(s) nel dominio del tempo • Specifiche sul sistema a catena chiusa W(s) nel dominio del tempo Schema di controllo e notazioni R(s) + E(s) - C(s) D(s) M(s) P(s) + + C(s) controllore o regolatore (LTI, SISO) P(s) processo (LTI, SISO) R(s) segnale di riferimento E(s) segnale errore M(s) variabile manipolabile Y(s) variabile di uscita D(s) disturbo sulla catena diretta Dm(s) rumore di misura Dm(s) + + Y(s) Funzioni di trasferimento significative R(s) + E(s) - C(s) D(s) M(s) P(s) + Y(s) + + + Dm(s) C ( s ) P( s) C ( s) P( s) 1 R( s ) + D( s) − Dm( s ) = 1 + C ( s ) P( s ) 1 + C ( s) P( s) 1 + C ( s ) P( s ) = T ( s ) R( s ) + S ( s ) D ( s ) − T ( s ) Dm( s ) S ( s ) = sensitività T ( s ) = sensitività complementare Y ( s) = S ( s) + T ( s) = 1 Stabilità robusta • L’effetto delle perturbazioni sulle grandezze che caratterizzano il sistema deve estinguersi una volta venuta meno la perturbazione, ciò è garantito dal fatto che il sistema a ciclo chiuso sia asintoticamente stabile • La stabilità deve essere garantita anche a fronte di variazioni parametriche o incertezze sui parametri, il sistema deve quindi avere opportuni valori di margine di fase Mφ e di guadagno Ma • Se vale il criterio di Bode è sufficiente utilizzare Mφ Fedeltà di risposta • Il sistema controllato deve inseguire il segnale di riferimento ‘con accuratezza adeguata’ • La fedeltà di risposta deve essere valutata: - per segnali canonici - per segnali sinusoidali - a regime - in transitorio Fedeltà di risposta a regime per segnali canonici • Si può imporre il comportamento del sistema a regime per un certo numero di segnali canonici considerati rappresentativi del funzionamento del sistema controllato • Tali specifiche portano a definire il valore del guadagno di L(s) ed il numero di poli nell’origine di L(s) (tipo di sistema) Fedeltà di risposta a regime per segnali sinusoidali • Si deve garantire |T(jω)|=1 in una banda sufficientemente ampia, dipendente dalle caratteristiche del segnale di ingresso • Le specifiche possono riguardare banda passante B e modulo di risonanza Mr • Analogamente si può garantire |C(jω)P(jω)|>>1 in una banda opportuna definita dalla pulsazione di attraversamento ωt |C(jω)P(jω)| Fedeltà di risposta in transitorio per segnali canonici • Si fa in genere riferimento alla risposta al gradino, assumendo che abbia la forma tipica dei sistemi stabili di secondo ordine • Come parametri indicativi si utilizzano quindi: s%, ta, ts o analogamente la posizione di una coppia di poli c.c. nell’ipotesi che W(s) sia a poli dominanti yG(t) 1,02 1 0,98 0,9 0,1 t’s ts Ta2% Ta 5% = ŝ = 3 ξωn = 3 = 3τ − Re(P1,2 ) y G ( t p ) − y G (∞ ) y G (∞ ) ŝ% = 100ŝ ts = π−γ ωn 1 − ξ 2 t = =e πξ 1− ξ 2 ⎡ 1 − ξ2 ⎢π − arctg ξ 1 − ξ 2 ⎢⎣ 1 ωn − ⎤ ⎥ ⎥⎦ t s ⋅ ωn S% ξ ξ Attenuazione dei disturbi sulla catena diretta: risposta in transitorio per segnali canonici Si utilizzano gli stessi parametri utilizzati per la risposta a riferimenti a gradino perché la funzione di risposta al disturbo ha gli stessi poli della W(s) Attenuazione dei disturbi sulla catena diretta: risposta a regime per segnali canonici Bisogna scegliere appropriatamente il guadagno ed il tipo di sistema della f.d.t. a monte del punto di inserzione del disturbo (scegliendo le condizioni più restrittive tra quelle imposte dalle specifiche ai riferimenti e quelle imposte dalle specifiche ai disturbi) Attenuazione dei disturbi sulla catena diretta: risposta a regime per segnali sinusoidali • Ricordando le relazioni: |C(jω)P(jω)| C ( s) P( s) C ( s) P( s) 1 R( s ) + D( s) − Dm( s ) = 1 + C ( s ) P( s ) 1 + C ( s) P( s) 1 + C ( s ) P( s ) = T ( s ) R( s ) + S ( s ) D( s ) − T ( s ) Dm( s ) S ( s ) = sensitività T ( s ) = sensitività complementare S ( s) + T ( s) = 1 Y ( s) = bisogna agire in modo da rendere |S(jω)|<< nella banda di frequenza in cui agisce il disturbo, un parametro rappresentativo può quindi essere B Analogamente è possibile agire in modo da rendere |C(jω) P(jω)|>>1 ed usare come parametri il guadagno e la ωt della L(s) Reiezione dei disturbi di misura Ricordando le relazioni: C ( s) P( s) C ( s) P( s) 1 R( s ) + D( s) − Dm( s ) =|C(jω)P(jω)| 1 + C ( s ) P( s ) 1 + C ( s) P( s) 1 + C ( s ) P( s ) = T ( s ) R( s ) + S ( s ) D( s ) − T ( s ) Dm( s ) S ( s ) = sensitività T ( s ) = sensitività complementare S ( s) + T ( s) = 1 Y ( s) = bisogna agire in modo da rendere |T(jω)|<< nella banda di frequenza in cui agisce il rumore di misura, un parametro rappresentativo può quindi essere anche in questo caso B Analogamente è possibile agire in modo da rendere |C(jω) P(jω)|<<1 N.B. se la banda in cui agiscono i riferimenti non è disgiunta da quella in cui agiscono i disturbi rumori di misura è necessario ricorrere a schemi di controllo a più gradi di libertà È in ogni caso opportuno progettare la catena di misura in modo da ridurre i rumori Robustezza della fedeltà di risposta rispetto alle variazioni parametriche Ricordando la definizione di sensibilità alle variazioni parametriche per i sistemi in retroazione: α SWc α SP = 1 + C ( S ) P( S ) risulta che per garantire la robustezza alle variazioni parametriche è necessario soddisfare le stesse condizioni già viste per l’attenuazione dei disturbi sulla catena diretta Riepilogo Le specifiche che abbiamo visto possono essere classificate nel modo seguente: Specifiche sul sistema a catena aperta L(s) nel dominio della frequenza Specifiche sul sistema a catena chiusa W(s) nel dominio della frequenza Specifiche sul sistema a catena chiusa W(s) nel dominio del tempo K, TIPO, Mφ, Ma, ωt B, Mr S%, ts, ta, ξ, ωn Evidenziamo alcune relazioni, in genere approssimate, e valide comunque per sistemi a poli dominanti c.c., tra le varie specifiche Posizione dei poli di W(s) e caratteristiche in frequenza di W(s): BP = B3 = ω n 1 − 2ξ 2 + 2 − 4ξ 2 + 4ξ 4 MR = max F( jω ) F( j0 ) = 1 2ξ 1 − ξ 2 Banda passante a 3 dB Modulo alla risonanza N.B. ha senso solo per n.b. queste relazioni sono esatte per sistemi di secondo ordine 0<ξ< 2 2 Posizione dei poli di W(s) e caratteristiche in frequenza di L(s): ωt = ωn − 2ξ 2 + 4ξ 4 + 1 [m ] ϕ rad Pulsazione di attraversamento ⎡ ⎡ ⎤ ⎛ − 2ξ 2 + 4ξ 4 + 1 ⎞⎤ π ⎢ 2ξ ⎟⎥ ⎜ ⎥ = ⎢arctg = − arctg⎜ ⎟ ⎢ 2 ⎢ 2ξ ⎟⎥ ⎜ − 2ξ 2 + 4ξ 4 + 1 ⎥⎦ ⎢⎣ ⎠⎥⎦ rad ⎣ ⎝ rad Mφ ζ Relazioni tra parametri di W(s) nel dominio del tempo e parametri di W(s) nel dominio della frequenza Relazioni tra caratteristiche nel dominio della frequenza di L(s) e di W(s) ωt < B3 se M ϕ < 900 M ϕ ∝−1 M R Queste relazioni si deducono dalla carta di Nichols: MR=4dB • • • ωt P• • MG ω=B3 • mϕ Carta di Nichols: Margine di fase e di guadagno Banda passante e modulo alla risonanza Considerando i legami tra le specifiche si ha quindi che: K e poli s=0 di L(s) Fedeltà di risposta a regime per segn. pol. Reiezione dei disturbi polinom. a regime •Fedeltà di risposta a regime per ingr. Sinusoidali e in trans. Mϕ , M R , S% •Influenza dei disturbi •Influenza delle variazioni parametriche sulla stabilità e sulla fedeltà di risposta •Fedeltà di risposta in transitorio ωt , B3 , ts , ta •Larghezza della banda in cui si ha un buon inseguimento e la reiezione dei disturbi •Larghezza della banda in cui si ha la reiezione dei rumori di mis. Sintesi per tentativi nel dominio della frequenza 1. Tutte le specifiche vengono ricondotte a quelle che riguardano la L(s) nel dominio della frequenza: guadagno, numero di poli nell’origine, pulsazione di attraversamento e margine di fase 2. Si modifica, introducendo un regolatore C(s) opportuno, costituito in genere da reti standard, la funzione di risposta armonica di L(s) (rappresentata tramite diagrammi di Bode) fino a fare in modo che rispetti le specifiche 3. Si effettua la simulazione del sistema controllato per verificare che rispetti anche le specifiche nel dominio del tempo Sintesi tramite luogo delle radici 1. Tutte le specifiche si riconducono a specifiche che riguardano la posizione dei poli dominanti di W(s) 2. Dopo avere inserito in L(s) il numero opportuno di poli nell’origine si traccia il luogo delle radici 3. Si introducono, tramite C(s), poli e zeri in modo da modificare il luogo delle radici fino a che, per un valore di k che soddisfa le specifiche statiche, i poli dominanti del sistema rientrino nella zona consentita (se il sistema è a poli dominanti!) 4. Si simula il sistema per verificare il soddisfacimento delle altre specifiche Sintesi diretta 1. Si definisce una W(s) che rispetti le specifiche 2. Si determina per via analitica C(s)