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Capitolo 1

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Capitolo 1: I tentativi di creazione di un nuovo sistema internazionale all’indomani della prima
guerra mondiale (1919-1929)
1.1
La conferenza della pace di Parigi e le sue immediate conseguenze in Europa
Prima Guerra Mondiale:
• Propaganda che ispira cittadini e militari contro il nemico (immagine negativa di esso);
• Carattere disumano;
• Conseguenze sulle strutture interne di tutti gli stati coinvolti (es. Impero zarista, austro-ungarico, ottomano:
crisi -> crollo)
• fine conflitto settembre/novembre 1918: Bulgaria 29 settembre 1918, Impero Ottomano 30 ottobre 1918,
Austria-Ungheria 3 novembre 1918, Germania 9 novembre 1918
Vincitori
• Francia: entrata per la revanche (Alsazia e Lorena) -> vuole la distruzione del nemico tedesco.
• Gran Bretagna: entra per difendere l’indipendenza del Belgio (vuole impedire l’egemonia tedesca e
rafforzare il proprio impero in Africa, Medio Oriente e Asia Orientale.
• Italia: Territori previsti nell’accordo del patto di Londra (1915) + rafforzamento controllo nell’Adriatico e
Balcani.
• USA: Entrano solo nell’aprile 1917 -> gli ideali di Wilson (14 punti) hanno un ruolo fondamentale
nell’assetto post-bellico. Gli USA furono un sostegno economico fondamentale per le potenze vincitrici
dell’Intesa. Spinse gli altri attori negli ideali: nazionalità e autodeterminazione dei popoli, rinuncia agli
ingrandimenti territoriali, fine della democrazia segreta. Inoltre Wilson propone la democratizzazione del sistema
internazionale con l’organismo SDN (per gestire il nuovo ordine mondiale).
Gli ideali USA si scontrano con quelli dei bolscevichi. Questi credono nella pace e giustizia, ma il tutto è
conseguente a una rivoluzione violenta guidata dalla classe operaia, e non dal governo.
La fine del conflitto: disgregarsi dell’impero asburgico (richiesta di indipendenza delle varie nazionalità +
Germania sull’orlo del tracollo (economico e strategico) e la responsabilità viene fatta cadere sui politici dai
militari.
Minacce post conflitto:
I vincitori oltre ad uno scenario europeo sconvolto da 5 anni di guerra, si ritrovano di fronte a delle minacce
alla stabilità europea: rivoluzione bolscevica, rivolta spartachista a Berlino, regime Bela Kun in Ungheria,
Repubblica sovietica in Baviera.
--> affidamento al consiglio dei 10, poi al Council of Four (Lloyd GB, Clemenceau FRA, Wilson USA,
Orlando ITA).
Trattati di pace dopo il 1918:
• Conferenza di pace a Parigi (gennaio 1919): per delineare i nuovi equilibri internazionali. Si concludono
i trattati di pace con i paesi sconfitti e si parla dell’istituzione SdN (Società delle Nazioni). Non vengono invitate
le potenze sconfitte (novità) e prende forma il comitato dei 4. C’è anche il Giappone che si interessa all’area
asiatica. Wilson fondamentale, grande ispiratore grazie al proprio programma dei Quattordici punti (fine
diplomazia segreta, SdN, libertà di commercio e navigazione, autodeterminazione dei popoli…).
• Versailles (28 giugno 1919) GERMANIA: di carattere punitivo con la Germania. La Germania perde
territori: Alsazia e Lorena, Saar, parte della Prussia Orientale, Slesia alla Polonia, Memel, concessioni in Cina
al Giappone, colonia in Africa e Pacifico, Renania smilitarizzata e occupata, Danzica… Inoltre rispetto
indipendenza Austria (no Anschluss), limitazioni forze armate, responsabilità Germania nel conflitto,
creazione Commissione per le Riparazioni.
• Trattato di Saint Germain en Laye (10 settembre 1919) AUSTRIA: dissoluzione impero austro-ungarico
e creazione nuovi attori + ribadita la proibizione dell’Anschluss. Trentino, Trieste, Istria, isole della Dalmazia
e Zara assegnate all’Italia, altre zone ai Serbi, Croati e Sloveni. Stabilito l’importo dei danni da risarcire
dall’Austria. Proibizione leva obbligatoria, esercito di 30000 uomini + distruzione armamenti e fabbriche di
armi.
• Trattato di Neully (27 novembre 1919) Bulgaria: province e territori alla Romania, Serbi, Croati, e Sloveni,
Tracia alla Grecia + tolto lo sbocco sul mar Egeo.
• Trattato del Trianon (4 giugno 1929) Ungheria: territorio alla Romania, Serbi, Croati e Sloveni, alla
Cecoslovacchia + perso accesso al mare.
Creazione nuovi attori + rinascita di altri:
• Cecoslovacchia: nuovo stato, secondo la Francia utile baluardo contro restaurazione asburgica e rinascita
di un forte stato tedesco. Al suo interno era no però presenti minoranze di lingua tedesca e la comunità magiara
(ungari).
• Polonia: rinasce la Polonia dopo anni di soggezione a russi, GER e austroungarici. Vi furono problemi con
i confini russi e tedeschi. A ovest la Prussia venne divisa in due per dare alla Polonia uno sbocco sul mare
(Danzica). A est i territori furono ottenuti da inizialmente il disfacimento dell’impero zarista, e poi da una
guerra fra Varsavia e i bolscevichi. Vi fu la Pace di Riga (18 marzo 1921) con la quale la Polonia inglobò forti
minoranze: ucraine, russo-bianche, altre etnie (ebrei). Ciò influenzava negativamente la stessa Polonia.
• Finlandia, Lituania, Lettonia e Estonia: grazie alla disgregazione dell’impero zarista. Tutti questi in
opposizione al governo bolscevico.
Italia:
Le forze italiane dopo l’armistizio occuparono parte dei territori che secondo l’accordo segreto di Londra
(1915) le sarebbero stati assegnati. Si spinsero fino a Fiume (non rientrava nel patto di Londra) dove la maggior
parte della popolazione favoriva il passaggio alla sovranità italiana. Nei territori occupati erano comunque
presenti forti minoranze (slovene, croate) ed erano rivendicati dalla Jugoslavia (sostenuta da Wilson). ->
“Questione adriatica”. ITA vs USA (Wilson): per il principio di autodeterminazione l’Italia chiedeva Fiume
e i territori promessi, per Wilson l’Italia doveva moderare le richieste cedendo la parte orientale dell’Istria e
Dalmazia alla Jugoslavia (che però estendeva le proprie richieste fino a Trieste). ITA vs FRA/GB: questi
propongono un compromesso. La delegazione italiana si ritira dalla conferenza, la quale non interruppe i
propri lavori -> l’Italia torna nella conferenza con una posizione ancora più debole.
La situazione fu aggravata dall’occupazione di Fiume da parte di D’Annunzio e i suoi volontari. La
soluzione venne nel 1929 quando Giolitti salì al potere (grazie alla sconfitta dei democratici negli USA e quindi
indebolimento Jugoslavia) l’Italia ottenne Zara, posizione dominante nell’Adriatico, presenza nei
Balcani. Rinunciava alla Dalmazia, e Fiume venne internazionalizzata.
Conseguenze:
• Tutti erano minati dalle minoranze;
• Gli sconfitti insoddisfatti dai trattati di pace (non avevano avuto nemmeno voce in capitolo);
• SdN (1920) indebolita dall’assenza dalla Russia e dalla Germania e da quella degli USA (con i repubblicani al
potere non viene confermata la presenza degli USA), e quindi cade la clausola secondo la quale USA e GB
avrebbero protetto la FR in caso di aggressione tedesca.
1.2
Il nuovo assetto internazionale al di fuori dell’Europa
I vincitori non dovevano acquisire ingrandimenti territoriali, ma si dovevano gestire le ex-colonie tedesche e
ottomane. Si affidano quindi dei mandati ad alcune potenze vincitrici con l’obiettivo di renderle in futuro
indipendenti.
Impero coloniale tedesco:
Aveva possedimenti nel Pacifico (e in territorio Cinese) e in Africa.
• Pacifico: il Giappone ricompensato con alcune isole (Marianne, Marshall, Caroline e Palau) e con il
controllo delle colonie cinesi. L’Australia ottenne la parte tedesca della Nuova Guinea e alcune isole tedesche,
la Nuova Zelanda ebbe il mandato sulle isole Samoa e Naruru.
Comunque l’indebolimento russo/tedesco in Asia accresceva la preoccupante potenza
giapponese secondo gli USA  Conferenza di Washington (1921-1922):
• determinazione rapporti di potenza tra flotte (5 USA, 5GB, 3 GIAP, 1.75 FRA, 1.75 ITA);
• “porta aperta” Cina;
• restituzione regione Shandong dal Giappone alla Cina.
(GIAP comincia quindi a considerare USA avversari per le proprie ambizioni
espansionistiche.)
• Africa: GB ottenne il Tanganika e Sud Africa sud-occidentale, Togo e Cameun spartiti tra GB e FRA, al
Belgio andò il Ruanda-Urundi, al Portogallo il Kionga.
(I principi Wilsoniani raggiunsero l’Africa: dalla civilizzazione delle popolazioni nasce la voglia di
indipendenza dal dominio europeo.)
Impero ottomano:
Nell’800 era visto come baluardo contro l’espansione russa, ma nel ‘900 la rivoluzione dei “giovani turchi”
aggravò le contraddizioni di questo impero: la rivalità tra le varie etnie e diverse religioni che lo rese sempre
più debole. Perciò questo si avvicino alla GER in modo da rafforzare le forze armate turche. GB, preoccupata
da ciò, fomentò una rivolta araba contro la presenza turca.
1916 accordo Sykes-Picot per la spartizione dell’impero ottomano alla quale parteciparono GB, FRA e
RUS.
• GB  indirect rule (tranne in Palestina dove vi erano varie comunità religiose): Palestina e Mesopotamia. Secondo
la “dichiarazione di Balfour” (1917) GB si sarebbe impegnata nella creazione di un focolare nazionale
ebraico in Palestina (per ottenere consenso dalle comunità ebraiche.
GB creò stretti rapporti con la dinastia hashemita, e permise che Faysal facesse ingresso a Damasco (sotto
il controllo francese, che lo fece poi espellere). Uno dei figli della dinastia hashemita, Abdallah, rafforzò la
propria posizione puntando all’indipendenza della penisola araba.  Conferenza di San Remo (1920)
durante la quale si confermarono gli accordi si Sykes-Picot. Dopo questa Faysal entrò nuovamente a
Damasco e venne estromesso dalla Siria  GB lo incoronò re dell’Iraq (sotto controllo GB). La dinastia
hashemita venne espulsa dalla penisola arabica. (Abdallah manteneva comunque controllo della
Transgiordania).
• FRA  controllo diretto: futuri Siria e Libano;
• RUS: Armenia e parte della penisola anatolica.
Difficoltà: scontri e contrasti, e i nuovi confini erano dati da considerazioni strategiche e militari, non
tenevano conto della complessità etnica e religiosa di quei territori. Inoltre la rivoluzione dei giovani turchi
sviluppò un forte sentimento nazionalista panturanico. Vittima di questo nazionalismo furono gli
armeni, a favore del nemico russo.
Umiliazione subita  processo rivoluzionario seguito da Kemal con gli obiettivi: fine del governo
dell’impero ottomano, abolizione del sultanato e difesa dell’indipendenza (penisola anatolica). Kemal riuscì
a imporre il proprio controllo su parte dell’Anatolia. FRA e ITA furono caute al riguardo, diverse GB e
Grecia. La Grecia durante il conflitto subì la divisione tra una dinastia di origine tedesca (Re Costantino) e
il governo Venizelos (sostenitore dell’Intesa). Re Costantino fu allontanato e sostituito dal figlio Alessandro,
e la GRE (vicina a Venizelos) voleva la creazione di una Grande Grecia  Re Alessandro muore e torna
Costantino + allontanamento Venizelos. Ciò indebolì l’esercito greco, ma questo non li fermò dall’avanzare
nella penisola anatolico. Kemal sconfisse la Grecia, e ITA e FRA rinunciarono alle proprie mire in Turchia.
La GRE perse diversi territori oltre allo scambio di popolazione (400000 turchi trasferiti in Turchia dalla
Grecia, 1300000 greci trasferiti dalla Turchia alla Grecia  problemi a lungo termine economici e sociali.)
Trattato di San Remo (aprile 1920) – “Mandati” della SdN: Palestina e Iraq vengono affidati alla Gran
Bretagna; Libano e Siria alla Francia.
Trattato di Sevrès (10 agosto 1920): limita alla penisola anatolica il territorio dell’impero; L’Armenia
ottiene l’indipendenza e il Kurdistan l’autonomia; gli Stretti vengono posti sotto il controllo di una
commissione internazionale.
Trattato di Losanna (23 luglio 1923): dopo la caduta del Sultano per mano dei militari e la creazione
della Repubblica di Turchia, nazionalista e laica, con Kemal “Ataturk” come primo Presidente, vengono
radicalmente ridefiniti gli accordi di Sevrés. Gli Stretti tornano sotto controllo turco; l’Armenia viene
spartita tra Turchia e URSS
1.3
La politica esecuzionista e i suoi limiti
USA isolazionisti  attori europei hanno nuovamente un ruolo di spicco nelle relazioni internazionali.
GERMANIA:
La Germania fu sconfitta e ridimensionata, e alcune aree vedevano la presenza militare alleata, ma comunque
minacciosa per la sua forza economica e demografica, e dall’opinione pubblica negativa per l’esito del conflitto.
La FRA non si sente quinti tranquilla, chiede aiuto a nazioni (favorendone nascita o ingrandimento) che
potessero fare da baluardo contro la GER. Tra queste: Polonia, Cecoslovacchia, Jugoslavia e Romania. Queste
erano sufficienti: paesi deboli e in contrasto tra loro, la minaccia dei bolscevichi era molto forte (altro pericolo
oltre alla GER). Un altro elemento negativo per la FRA fu la non ratifica del trattato di Versailles da parte
USA, quindi l’assenza di garanzie USA e GB
RIPARAZIONI: avrebbe dovuto pagare 132 miliardi di marchi oro, dove la metà alla FRA, 22% alla GB e il
resto agli altri vincitori entro 30 anni. Le riparazioni avrebbero dato a FRA e GB la possibilità di pagare i debiti
di guerra agli USA.
In GER intanto la Repubblica democratica era associata con l’umiliazione dell’accettazione di una pace
punitiva ingiusta. Era percepito dall’opinione pubblica come sistema politico inefficace. Inoltre grave era la
situazione economica: intatta, ma condizionata dal rallentamento della produzione imposto dagli alleati.
La GER fece presente le difficoltà nel pagare le riparazioni. Seguì un processo inflazionistico, e la
conseguente dichiarazione dell’impossibilità di pagare.  La FRA sosteneva che invece potevano pagare, che
in caso contrario avrebbe ottenuto ciò che voleva con la forza. La FRA occupò quindi il territorio della Ruhr,
dove vi fu una resistenza passiva (non lavoravano), e la FRA mobilitò lavoratori stranieri.
In GER governo di coalizione: Stresemann cancelliere, Partito liberale nazionale sostenuto dai
socialdemocratici che annunciarono il termine della politica della resistenza passiva. 1923/1924 governo
Marx che prese provvedimenti per la situazione economica. Charles Dawes (banchiere USA) elaborò un
nuovo piano per le riparazioni: riconosceva l’unità economica tedesca, l’ammontare delle riparazioni non
mutava ma prevedeva un progressivo innalzamento delle rate annuali in base al miglioramento dell’economia
tedesca. Inoltre terminava l’occupazione della Ruhr. In Germania ci fu un periodo di ottimistico con la SPD e
Stresemann.
Russia bolscevica:
Cercarono di isolare anche la Russia per evitare la diffusione degli ideali bolscevichi. Nonostante ciò nasceva
la Terza internazionale che vedeva partiti comunisti in tutti i paesi europei. Lenin decise, per strategia, di
aprire il dialogo con le potenze capitaliste: alla Russia serviva un periodo di pace e stabilità.
• Genova 1922, conferenza internazionale, per la questione dei debiti, riparazioni (anche della Russia zarista,
di cui però i bolscevichi non volevano riconoscerne gli obblighi come propri). Fu quindi un fallimento per il
rifiuto di pagare della Russia e la rigidità francese.
• Accordo di Rapallo (RUS – GER) 1920: i due si riconoscevano reciprocamente (la GER anti-com si
rivolgeva alla RUS pur di superare l’isolamento).
1.4
Il riavvicinamento franco-tedesco e l’illusione della «sicurezza collettiva»
“Roaring Twenties”, avanguardia, movimenti pacifisti, forme di fraternizzazione tra francesi e tedeschi,
espansione economica degli USA fino al 1929, debitori che accettavano di far fronte agli impegni nei confronti
degli USA.
Contesto politico:
consolidamento dell’SDN. A fianco di questa altre organizzazioni internazionali come la BIT (problemi sociali
internazionali). Comunque la SDN aveva dei limiti:
• assenza di importanti attori quali USA, GER, RUSS;
• assenza strumenti militari.
Comunque la SDN si impegnò: problemi economici, dei rifugiati, protezione di minoranze di alcuni paesi.
In seguito al piano Dawes si era convinti della possibilità di negoziare: Stresemann pensava di usare la
diplomazia per cambiare il sistema di Versailles.  Locarno 1925: • La GER accettava l’inviolabilità dei
confini determinati da Versailles con Belgio e FRA (per i confini orientali fece solo dei trattati con Polonia e
Cecoslovacchia) , • la FRA accettava l’unità della GER e accantonava l’idea di guerra preventiva.  nel 1926
la GER entra a far parte della SDN come membro permanente.
URSS: 1924 NEP (apertura mercato russo e rilassamento nei rapporti), ma i rapporti tra URSS e occidente
preso si raffreddarono.
URSS – GB: durante la campagna elettorale una lettera di un esponente della terza Internazionale esortava
un’insurrezione del partito comunista inglese  tensioni con la Russia. Per URSS la GB era il maggior nemico
capitalista.
URSS – GER: buoni rapporti. Vi fu una collaborazione tra le due forze armate.
• 1929 Dal piano Dawes al piano Young secondo il quale gli obblighi della GER si sarebbero estinti nel 1988.
• La prospettiva di un pacifico equilibrio internazionale dimostra i limiti, con la morte di Streseman e il crollo
di Wall Street.
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