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capitolo 1 ◇ origini e classificazioni dei caratteri

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Origini e classificazioni dei caratteri ( cap. 1 )
giovedì 29 dicembre 2016
16:42
Vocaboli capitolo:
汉子 ( hànzì ) → carattere
文言 ( wényán ) → cinese classico
正名 ( zhèngmíng ) → rettifica dei nomi
文 ( wén ) → segno scritto / modello
书 ( shū ) → scrittura
Le origini dei caratteri cinesi
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Lo sviluppo della società cinese è inseparabile dall'evoluzione e dalla permanenza del suo sistema di
scrittura, costituito sulla base di unità grafiche chiamate hanzi 汉子 ( letteralmente " i caratteri usati
dal popolo Han " ).
I primi esempi di pittogrammi ed ideogrammi sono stati trovati in forma di motivi decorativi su oggetti
in terracotta appartenenti alla " cultura di Yangshao " in epoca neolitica.
La mitologia Cinese attribuisce l'invenzione della scrittura a Cang Jie, ministro dell'imperatore Giallo.
Tuttavia, la maggior parte degli studiosi oggi ritiene che la formazione di un vero e proprio sistema di
scrittura in Cina non possa risalire a prima del XIV-XII secolo a.C.
L'invenzione di una " lingua grafica "
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Il patrimonio scritto cinese nasce in seguito all'invenzione del wenyan 文言 ( grafia + parola ), ovvero "
lingua grafica ". A differenza degli altri sistemi di scrittura, quello cinese è stato ideato per
rappresentare i modo diretto il referente extralinguistico. Le sue origini sono di tipo divinatorio:
serviva per annotare quello che lo sciamano otteneva sotto forma di screpolature prodotte dal fuoco
sui carapaci di tartaruga. Tali annotazioni venivano fatte tramite un sistema di segni grafici ed il
risultato era la previsione del futuro. Pochissime erano le particelle grammaticali.
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Con la rettifica dei nomi ( zhengming 正名 ) ci fu una spinta alla ricostruzione di tutto il lessico con i
mezzi propri del grafismo. Tutto il campo lessicale venne ristrutturato e fu attraverso la pratica
divinatoria che vennero costituite le caratteristiche della " lingua grafica " classica.
Alla scrittura si attribuirono poteri magici. Si comprende quindi quale valore i pensatori cinese abbiano
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attribuito alla scrittura. → " Grandissimo è il potere del wén 文 ! E' nato con il cielo e con la terra." Liu Xie.
L'evoluzione stilistica
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L'aspetto dei caratteri cinesi si è modificato nel tempo:
o I caratteri sulle ossa oracolari dono ottenuti tramite incisione e sono caratterizzati da tratti
squadrati, corpo sottile ed estremità appuntite.
o Jinwen 金文 ( metallo + grafia ) è lo stile dei caratteri incisi su oggetti rituali di varia forma,
solitamente in bronzo. Le iscrizioni venivano incise sullo stampo prima della fusione; sono
tratti morbidi flessuosi e più pieni.
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o
Dazhuan 大篆 ( grande sigillo ) è lo stile di scrittura presente a partire dal IX-VIII secolo a.C.
e si riferisce alle icrizioni sulla pietrain forme grafiche particolari. Si diffonde anche l'uso
dell'inchiostro rosso o nero per scrivere direttamente su strisce di seta o bambù. In questo
periodo di rilevano i primi esempi di orsivo caoshu 草书 ( " scrittura a erba " )
Con il primo imperatore della dinastia Qin ( Qin Shi Huangdi 221-206 a.C. ) unificò assieme
al paese anche le norme grafiche e lo stile della scrittura. In questo periodo abbiamo il
xiaozhuan 小篆( " piccolo sigillo " ) con linee regolari e con uguali dimensioni, sottili,
omogenee, circolari e aggraziate, I caratteri assumono una struttura stretta e mantengono
sempre la stessa distanza.
Nel 1 secolo a.C. con la diffusione della carta nasce il lishu 隶书 ( " stile dei funzionari " )
con cui il carattere passa da una forma allungata ad una squadrata. Questa forma è rimasta
più o meno invariata sino ad oggi ed il suo corsivo è chiamato xingshu 行书 ( scrittura
corrente ).
La classificazione dei caratteri cinesi
Tradizionalmente si distinguono in quattro categorie in base alla loro struttura. Ne esistono due aggiuntive
ma che sono meno importanti.
Si dividono quindi in: pittogrammi, simbologrammi, ideogrammi ed ideofonogrammi.
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I pittogrammi ( imitare + forma )
E' un disegno più o meno stilizzato dell'oggetto significato. Vogliono imitare la realtà.
es. mú 木 → albero
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lín 林 → foresta
I simbologrammi ( indicare + cosa )
Si tratta di pittogrammi più un altro segno che dà un altro significato.
es. shàng 上 → sopra
xià下 → sotto
( 一 significa " 1 " ma è anche preso come orizzonte )
I.
Gli ideogrammi ( riunire + significato )
Si tratta di un accostamento di due parti di cui non si considera il suono ma solo il senso per
comporre un'idea. → composto logico.
es. rì ( sole ) 日 + yué ( luna ) 月 = míng ( chiarezza ) 明
II.
Gli ideofonogrammi ( forma + suono )
Si tratta di caratteri composti da due parti: una ne dà il suono, una ne dà il senso.
es. nǚ ( donna) 女 + mǎ ( cavallo ) 马 = mā ( madre ) 妈
Esistono due ulteriori categorie:
I.
Il prestito fonetico
I sinogrammi appartenenti a questa categoria vengono utilizzati per esprimere concetti astratti. → si
prende un carattere concreto per formarne uno nuovo.
es. lai ( venire ) 来
lai ( spiga ) 莱
II.
Il trasferimento
Si riferisce a quelle parole affini sul piano del significato.
es. lao ( vecchio )
kao ( anziano )
Hanzi: " ideogramma / carattere / sinogramma "
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Solo di recente si sta diffondendo una definizione del carattere cinese più neutrale: sinogramma,
ovvero sinonimo colto di " carattere cinese ".
Ogni sinogramma riunisce in sé tre importanti aspetti:
o Aspetto grafico: ogni sinogramma è una forma costituita da un numero preciso di tratti. E' una
forma invariabile e la sua ortografia è standardizzata: bisogna rispettare norme rigorose di ordine e
direzione dei tratti.
o Aspetto semantico: ogni carattere cinese non rappresenta necessariamente una parola. Per molti
caratteri si possono indicare relazioni tra almeno un elemento del suo campo semantico e le
caratteristiche grafiche del carattere stesso.
o Aspetto fonologico: il sinogramma non analizza né rappresenta i singoli foni della lingua parlata ma
corrisponde ad una sillaba tonalizzata.
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Usi scritti e articolazione tra lingua scritta e scrittura nel contesto culturale cinese
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Wang 王 ( re, sovrano ) → questo carattere mostra che si tratta della stilizzazione di un pittogramma
che rappresentava un'arma, simbolo del potere. Ma l'elaborazione filosofica volta a legittimare
l'impero centralizzato in epoca Han condusse ad attribuire a questo carattere i valori simbolici
tramandati fino ad oggi: il tratto verticale rappresenta il sovrano che costituisce l'intersezione del
Cielo, della Terra e dell'Uomo. → il punto di vista del letterato o del poeta è diverso da quello dello
storico o del linguista.
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