Rudolf Kjellen 1864 – 1922 Svezia - Friedrich Ratzel 1844 – 1904 Germania - Alfred T. Mahan 1840 – 1914 USA - Julian Corbett 1854 - 1922 GB - Halford Mackinder 1861 – 1947 GB - Spykman 1893 – 1943 USA (nato in Olanda) - - Politico svedese germanofilo Il primo che usa il termine geopolitica (non era un geopolitologo) Studioso di geografia politica Attivista pangermanista Vuole fare scienza del rapporto tra popolo, spazio e potere -> stato come organismo Le 7 leggi di espansione dello stato (catechismo per gli imperialisti) Perché la Germania è aggressiva? Perché è svantaggiata (spazio chiuso) -> vede come esempio gli USA Ammiraglio; docente nel War College Primo delle teorie binarie Sea-power -> influenza USA a investire nella marina e ad aprirsi per allearsi con GB 6 fattori per avere forza navale (geografia, fattore umano, politica) tipi di flotta (corsara e pesante) posizione relativa (Venezia) Critiche: ottimismo; visione aggressiva; non vede la IGM che sconfessa le sue teorie Oggi gli USA hanno ancora una posizione mahaniana Professore di strategia marittima al Naval War College e a Oxford Scrive “Principi di strategia marittima” Teorico di potere marittimo (Mahan era esperto di potere navale) Teorizza la strategia interforze Importanza punti strategici (porti militari etc.) e mobilità della flotta Storico, geografo, professore, politico Scrive “Pivot Geografico della storia” Teoria dello Heartland (area perno in italiano) – spesso contrapposta alla teoria del sea-power, ma in realtà hanno molti punti di contatto Centro geografico (pivot) come motore della storia Importanza dello sviluppo tecnologico nel cambiamento di rapporti di potere Primato dell’Heartland che va contrastato con la frammentazione della world-island Rifiuto idealismo e fragilità del Marginal Crescent (Rimland) Dualità terra-mare inseparabile Gli usa devono allearsi con GB per riequilibrare la worldisland Giornalista; professore alla Yale University Rilegge Mackinder in un modo differente (Rimland non è solo oggetto, ma anche soggetto, l’unico che può attaccare Heartland e Sea Power; pluralità dei Rimland; Rimland realtà anfibia; alleanza sea-power e rimland per evitare il rafforzamento eccessivo Heartland) 3 fattori importanti per la politica estera -> espansione territoriale, disposizione delle risorse, posizione –> ma è importante il livello di sviluppo di un paese La geopolitica è dinamica - Karl Haushofer 1869 – 1946 Germania - James Burnham 1905 – 1987 USA - Colin Gray 1943 - USA - Saul Bernard Cohen 1925 - USA - Ciro Zoppo 1923 – 2000 USA - Questione sulle frontiere (artificiali, esiste una frontiera ideale, influenzano l’atteggiamento del paese) – 3 tipi di paesi (insulari, interclusi, misti) Dibattito sull’interventismo – isolazionismo -> gli USA devono agire Critiche a Spykman -> vuole essere oggettivo ma non lo è; insiste sul dato quantitativo; visione mondo troppo semplice; giustifica l’interventismo sea-power. Fondatore di “Geopolitik” (1924 – rivista ); militare bavarese Addetto generale in Giappone -> esperienza che lo cambia, si avvicina agli studi esoterici Continentalista come Mackinder, ma influenzato anche da Mahan Determinismo geografico: Geopolitik è metafisica della geopolitica Importanza di una lettura geopolitica corretta per le regioni svantaggiate Dal piano orizzontale degli imperi coloniali, a quello verticale: le pan-regioni (pan-idee, pan-insiemi, frontiere ideali) Ex comunista URSS: interessi ideologici e geopolitici coincidono Livelli dell’URSS (5 livello: URSS, assorbimento, dominazione, influenza, infiltrazione e demoralizzazione) Il containment non basta, serve il Roll-back Visione hobbesiana del mondo – la forza politico-militare è l’unico elemento difensivo 4 miti da sfatare (Urss progressivamente meno conflittuale; negoziati disinnescano tensione; tempo dalla parte dell’Occidente; la guerra non è negli interessi dell’URSS) Autore post classico, unisce analisi micro e macro-livello Scrive geography and politics in a world divided La soggettività è un elemento fondamentale nella rappresentazione geopolitica La sua cartina: sfere geostrategiche (divise in regioni geopolitiche) attraversate da shatterbelt (2 shatterbelt: Europa sovietica e occidentale; Medioriente) Periodizzazione della GF in 3 fasi (stallo 42-56; espansione sfera euroasiatica 57-79; arretramento e collasso 79-91) Periodo di aggiustamento allo sviluppo tecnologico è molto pericoloso Le decisioni politiche sono sempre influenzate da visioni precedenti: si usano vecchi metodi per nuovi contesti Nuovo contesto è: verticalizzazione del conflitto, razionalità decisore (tempo che ha a disposizione per fare le scelte) Comunque continuano ad esistere gli scontri convenzionali nell’epoca nucleare (e si può usare la geopolitica) Tecnologia moderna e armi nucleari hanno reso più difficile la politica egemonica e imperiale Randall Collins 1941 - USA - - - Yves Lacoste 1929 - FRANCIA - - Brezinski 1929 – 2017 POLACCO Consigliere USA Edward Luttwak 1942 - USA (romeno) - - - Sociologo che parte dal micro per elaborare una teoria storica sul potere territoriale degli stati. Secondo lui scoperte tecnologiche ≠ tramonto stato nazionale -> analizza la storia delle grandi potenze per dimostrare ciò e creare la teoria sul potere territoriale degli stati. Concetti di: vantaggio territoriale, vantaggio posizionale (chi ha meno nemici intorno), iper-estensione La spinta egemonica è sempre più difficile (costi e logistica) Prevede il multipolarismo perché sotto la situazione bipolare (artificiale e momentanea) continuano a esistere gli stati che hanno conflitti convenzionali tra loro -> si può usare la geopolitica per questi. La geopolitica si può usare anche per spiegare le nuove forme di conflitto tecnologiche Sea-power e potere terrestre: il sea-power è efficace solo come difesa, non è abbastanza da solo per attaccare. Inoltre il potere aereo è sopravvalutato perché non può controllare Geografo che riporta la geopolitica in auge + democratizzazione di questa (rivista che cerca opinioni pubbliche – 1976 Hérodote) Mappa di Lacoste: chi può modificare il territorio ha potere (anche dare un nome ad un luogo) -> però ci sono contraddizioni perché ogni attore ha una propria rappresentazione Per Lacoste ci sono: mondo occidentale, mondo musulmano, Cina, India, Asia orientale (Africa non viene inserita) 3 tipi di geopolitica: estera, interna, locale 1997 “La grande scacchiera”: consiglia il decisore USA e fa un’analisi dello scenario post-bipolarismo -> gli USA hanno una situazione di primato che però devono tenere sotto controllo (per farlo devono: evitare egemone euroasiatico – frammentazione; rinforzare e mantenere partner europei – sostenere espansione UE; impedire ripresa russa: rinforzare rapporti con la Cina -> questi consigli vengono dai metodi della geopolitica classica, solo che è per un nuovo contesto (geopolitica neo-classica) Geoeconomia: ormai gli strumenti militari non sono più tanto importanti, nell’epoca della globalizzazione il conflitto avviene con altri mezzi, ovvero ocn l’economia. Economia: non è un gioco a somma zero; gli stati non sono più gli attori principali Consigli per USA: internamente bisogna concentrarsi sul settore dell’educazione economica e spingere al risparmio; esternamente bisogna essere all’avanguardia e sostenere le industrie nazionali 3 tipi di stati: forti economicamente (no guerra); intermedi (la guerra è ancora presente); deboli (guerra frequente)