Uploaded by gabrieledep05

Analisi del periodo latino

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Fondamenti dell’analisi del periodo latino – alcuni consigli pratici
p ratici
Premessa
Le proposizioni latine possono essere, come in italiano, ESPLICITE o IMPLICITE a seconda del
predicato..
modo (finito o non finito) del predicato
Le proposizioni ESPLICITE sono SUBORDINATE se precedute da una congiunzione o altro
elemento subordinante,
subordinante, altrimenti sono PRINCIPALI.
Le proposizioni IMPLICITE sono sempre SUBORDINATE .
Se daanti ad una proposizione si troa una congiunzione coordinante (coordinazione per P!LI"
SI#$ET!) bisogna fare l%analisi della proposizione precedente a cui essa & C!!'$I#T,
secondo gli stessi criteri di cui sopra.
'icorda ce la coordinazione pu* aenire ance per "SI#$ET! (senza congiunzioni, usando
solo la punteggiatura).
CONGIUNZIONI COORDINANI PI! CO"UNI
C!#+I#-I!#I COPULAI#$
Etat/ueac"/ue ((eenclitica)
Etiam/uo/ue ((pposposto)
#e/ue#ec
#eeneu
Et0et
Et0
Sie sieSeu0seu
#ec0
0necne/ue
necne/ue0
0ne/ue
#ec
Sic
Sic0
0ut
Cum0
Cum
0tum
E
nce, persino
E non
In latino la negazione & sempre #TICIPT sulla
congiunzionee coordinante copulatia
congiunzion
e0e, sia0sia, sia0ce
n&0n&
Cos10come
Come0cos1, sia0sia
C!#+I#-I!#I A##$R%AI#$
Sederum
t
utem (posposto)
Tamen
Immo
solum0
0sed etiam
#on solum
#on tantum0
tantum0sed etiam
#on modo0
modo0sed etiam
Modo0modoTum0tum
utem pu* aere ance
ance alore non aersatio (2poi%)
Tuttaia
anzi
#on solo0ma ance
ance
C!#+I#-I!#I DIC&IARAI#$
#am#am/ueEtenim
im
#am#am/ueEten
Enim (posposto)
Infatti
Ma
!ra0ora
C!#+I#-I!#I DI%GIUNI#$
3el"e (enclitica)
aut
sieseu
aut0
aut
0aut
el0el
sie0sieseu0seu
trum0an
"ne (enclitica) 0an
n
"ne (enclitica)
C!#+I#-I!#I CONCLU%I#$
Ideoidcirco
Proindepropterea
Ergoigiturita/ue
5uare/ua re
5uare
re/uam ob rem
!, oppure
ut indica una alternatia netta, el una semplice scelta
tra alternatie e/uialenti
o0..o
!, oppure
Si usano solo nelle proposiz. interrogatie
diretteindirette (tranne 4ne
4ne,, solo nelle interr.
interr.indirette)
indirette)
Perci*, dun/ue
ggiungiamo per completezza altri elementi ce possono coordinare due proposizioni.
P'!#!MI++ETTI3I33E'6I
CORR$LAI#I
talis0/ualis
Tantus0/uantus
Tot0/uot (agg.)
Tam multi0/uam multi (pron.)
Tam0/uam
7anno una funzione coordinante
Tale0/uale
Tanto0/uanto (grandezza)
Tanto0/uanto (numero)
Tanto 0/uanto
CONGIUNZIONI %U'ORDINANI PI! CO"UNI
C8consecu
8consecutio
tio temporum
#C
#C8no
8no consecutio temporum
C!#+I#-I!#I CAU%ALI9
5uia/uod/uo : indicatiocongiunti
indicatiocongiuntioo C
5uia/uod
5uondam/uando/uando/uidem :
indicatiocongiuntio C
Cum : congiuntio C
5uippeutpote cum : congiuntio C
Si /uidemsi/uidem :
indicatiocongiuntio C
C!#+I#-I!#I $"PORALI9
Cum : indicatio
Poic;, dal momento ce, perc;
cum a sempre il congiuntio, le altre anno il
congiuntio se la causa & presentata come non
oggettia
dacc;
Cum : congiuntio C
Post/uam : indicatio
5uando, mentre (cum simultaneo), /uand%ecco ce
(cum inerso)
5uando, dopo ce, mentre (cum
(cum narratiodescrittio)
dopo ce, poic;
nte/uamPrius/uam
indicatiocongiuntio:C
$um : indicatio presente
Prima ce, prima di
mentre
$umdonec/uoad/uamdiu :
$umdonec
indicatiocongiuntio C
biubi primumut primumcum primum :
indicatio
Simulsimul ac : indicatio
C!#+I#-I!#I CONDIZIONALI
Si : congiuntio #C
#isi : congiuntio #C
Sinsin autem : congiuntio #C
#isi fortenisi ero : congiuntio #C
Si /uidem : congiuntio #C
C!#+I#-I!#I CONC$%%I#$
Etsi
Etsitametsi : indicatio
5uam/uam/uamislicet : indicatio
5uam/uam
Etiamsi : indicatiocongiu
indicatiocongiuntio
ntio #C
Cum : congiuntio C
t : congiuntio C
C!#+I#-I!#I FINALI
t (negaz. ne
ne)) : congiuntio C
5uo : congiuntio C
C!#+I#-I!#I CON%$CUI#$
t (negaz. ut non
non)) : congiuntio #C
C!#+I#-I!#I CONDIZIONALI(
LI"IAI#$
$um (negaz. dum ne
ne)) : congiuntio C
$um mododummodo (negaz. dummodo
ne)) : congiuntio C
ne
finc;
(non) appena ce
Introducono la P'!TSI (8ipotesi)
nce l%P!$!SI (prop. reggente) a il congiuntio
secondo gli stessi criteri
Se
Se non
Se inece
Tranne ce, a meno ce
Se & ero ce, seppure
Sebbene, ance se
#onostante ce,
ce, /uantun/ue, bbenc;
enc;
ance se
endo alore suppositio, si costruisce con i tempi
del congiuntio usati nel periodo ipotetico
Sebbene, benc;
Posto ce
ffinc;, perc;
L%eentuale coordinata negatia & introdotta da
neeneu
5uo si usa se c%& un%espression
un%espressionee ce indica paragone
Spesso precedute nella prop. reggente da pronomi
(is,ea,id), aggettii (talis,e, tantus,a,um), aerbi (ita,
sic, tam, eo, adeo), ecc.
Cos1 ce, cos1 da
Purc;, pur di, a patto ce
C!#+I#-I!#I CO"PARAI#$
tsicuteluttam/uam : indicatio
Proinde ac siut sisecus ac sielut si :
indicatiocongiuntio #C
Come, siccome
Come se
endo alore suppositio, si costruiscono con i
tempi del congiuntio usati nel periodo ipotetico
Tam/uam/uasi : indicatiocong
indicatiocongiuntio
iuntio C Come se
Secus ac"at/uealiter ac"at/uenisi :
indicatio
5uam : indicatio
ltrimenti da come, se non
ce
Potius /uam : indicatiocongiu
indicatiocongiuntio
ntio C
Piuttosto ce
C!#+I#-I!#I
DIC&IARAI#$)CO"PL$I#$
5uod : indicatio (raro congiuntio C)
t (negaz. ne
ne)) : congiuntio C
Introducono essenzialmente le proposiz. diciaratie,
olitie, iussie, o /uelle rette da erbi particolari
Ce, (per) il fatto ce
Ce, di
#ei verba timendi il significato affermationegatio
affermationegatio
di utne & roesciato
Ce, di
Ce, di
Segue i verba dubitandi con senso negatio
Ce, di
Segue i verba impediendi e recusandi affermatii
Segue i verba impediendi e recusandi negatii
t (negaz. ut non
non)) : congiuntio C
5uin (negaz. /uin non
non)) : congiuntio C
5uominusne : congiuntio C
5uin/uominus : congiuntio C
#on dimenticare ce
ce ne : perfetto congiuntio & un imperatio negatio e come tale costituisce una
proposizione sempre
sempre principale. 2#e0/uidem% significa inece 2neppure% e non a alore
coordinante o subordinante
subordinante..
$L$"$NI %U'ORDINANI PI! CO"UNI
C8consecu
8consecutio
tio temporum
P'!#!ME R$LAI#O
5ui,/uae,/uod : indicatiocong
indicatiocongiuntio
iuntio C
bi/uounde/u= : indicatiocongiu
indicatiocongiuntio
ntio C
P'!#!ME R$LAI#O)IND$FINIO
5uicum/ue,/uaecum/ue,/uodcum/ue:
:
5uicum/ue,/uaecum/ue,/uodcum/ue
indicatiocongiuntio C
5uis/uis,,/uid/uid : indicatiocongiun
5uis/uis
indicatiocongiuntio
tio C
#C
#C8no
8no consecutio temporum
d inizio frase pu* esse un #ESS! 'ELTI3!,
ce sostituisce un pron. personale o dimostratio
SE#- alcuna funzione subordinante
Il /uale, la /uale, ce, cui
L%uso del congiuntio indica ce la prop. relatia &
IMP'!P'I (alore <I#LE o
C!#SECTI3!), oppure ce, troandosi al
grado II o inferiore di subordinazione, a subito
una TT'-I!#E M!$LE erso il
congiuntio
$oe (stato), doe (moto a), da doe, per doe
Ciun/ue, /ualun/ue
5uis, /uid (pronome) : congiuntio C
5ui, /uae,/uod (aggettio) : congiuntio C
ter,utra,utrum (pronagg.) : congiuntio C
5ualis,e : congiuntio C
5uesti aggettii e pronomi introducono9
 domanda diretta
(SE#- funzione subordinante)
 domanda indiretta
(C!# funzione subordinante)
Ci, ce cosa, ce>
5uale, ce>
Ci dei due, /uale dei due>
5uale, di ce genere, come fatto>
: congiuntio
C
5uantus,a,um
5uot (indeclinabile)
: congiuntio
C
5uotus,a,um : congiuntio C
5uanto
grandi> >
5uanti (numero)
In /ual numero >
P'!#!ME++ETTI3!
IN$RROGAI#O
5uotus /uis/ue : congiuntio C
33E'6I IN$RROGAI#I
bi/uounde/u= : congiuntio C
5uantum : congiuntio C
Cur5uare5uam ob rem : congiuntio C
5uando : congiuntio C
5ui : congiuntio C
5uamdiu5uamdudum:
: congiuntio C
5uamdiu5uamdudum
5uomodo5uemadmodum : congiuntio C
5uotiens : congiuntio C
P'TICELLE IN$RROGAI#$
#um : congiuntio C
#onne : congiuntio C
"ne (enclitica) : congiuntio C
n : congiuntio C
no su /uanti >
5uesti aggettii e pronomi introducono9
 domanda diretta (SE#- funzione
subordinante)
 domanda indiretta (C!# funzione
subordinante)
$oe (stato), doe (moto a), da doe, per doe
/uanto
perc;
/uando
Come
Perda /uanto tempo
In ce modo
5uante olte
5uesti aggettii e pronomi introducono9
 domanda diretta (SE#- funzione
subordinante)
 domanda indiretta (C!# funzione
subordinante)
Se
#um"ne indicano una risposta incerta (ma num
negatia se la domanda & diretta), nonne una
risposta positia
Se non
Consigli pratici per l’indi*idua+ione dello sc,ema di un periodo complesso
Come sappiamo, in un periodo complesso ci sono tante proposizioni /uanti sono i predicati
indiiduabili.
l riguardo ricorda ce la coppia erbo serile"infinito a considerata un unico predicato, mentre il
participio congiunto spesso pu* essere utilizzato come semplice aggettio, & cio& dientato un
attributo.
In linea di massima un periodo complesso inizia o con la proposizione PRINCIPAL$ o con una
proposizione SUBORDINATA di I grado (in latino talolta, ma raramente, di II grado).
Pertanto la prima cosa da fare & edere se la prima proposizione & ESPLICIT o IMPLICIT.
Se & IMPLICIT sappiamo gi? ce si tratta di una prop. SUBORDINATA.
Helvetiis victis, Caesar ad castra rediit.
Se & ESPLICIT
ESPLICIT
 co
controlliamo
ntrolliamo se all%inizio del periodo una congiunzione o un elemento
subordinante (stando attenti a non farsi ingannare dal nesso relatio)9 in caso negatio siamo di
fronte alla proposizione PRINCIPAL$, altrimenti ad una prop. SUBORDINATA.
'edeo cum amicisCum domum redii, matrem meam in*eni.
ui me amant, me se.uantur
se.uantur-est-- /ui e0 terrore num.uam se receperuntreceperuntCaesar ,ostes consecutus est
ttenzione9 il primo predicato ce incontriamo non & necessariamente /uello della prima
proposizione.
Caesar oriente sole Germanorum o1sides accepitaccepitProp. principale
Prop. sub. I grado
Caesar
Germanorum o1sides accepit
oriente sole
E% eidente
eidente ce solo una proposizione di grado superiore pu* essere interrotta da una di grado
inferiore, perc; /uest%ultima pu* essere considerata un suo complemento e, come tale, pu* troarsi
in /ualsiasi punto della prop. reggente.
La proposizione C!!'$I#T & inece sullo stesso liello della proposizione a cui & unita9
pertanto /uest%ultima & definitiamente con
conclusa
clusa e non possiamo
possiamo aggiungeri
aggiungeri niente.
accepit)et eos)ut ad se accederent )im
Caesar)oriente sole!Germanorum o1sides accepit)et
)impera
pera*it
*it-Prop. principale
Prop. sub. I grado
Caesar
Germanorum o1sides accepit
oriente
sole
et eos
impera*it
ut ad se accederent
ccederent & per forza il predicato di una prop. subordinata alla prop. coordinata della princ., e non pu*
appartenere ad una prop. subordinata direttamente alla prop. principale, ce & ormai conclusa con la cong.
et..
coord. et
nalogamente il predicato impera*it, come il complemento eos, dee appartenere alla prop. coordinata della
prop.
principale, perc; non si pu* tornare alla prop. principale
principale iniziale /uando si & introdotta una su
suaa prop.
coordinata.
Introduciamo /ui ance un concetto
concetto ce ci torner? utile soprattutto per la 2consecutio
2consecutio temporum%9
i tempi presente e futuro sono definiti TEMPI P'I#CIPLI
P'I#CIPLI
i tempi del passato sono definiti TEMPI ST!'ICI
Uso dei modi 2initi nelle proposi+ioni su1ordinate esplicite
Sono introdotte
congiunzioni
o elementi
subordinanti
sopra elencati e si distinguono per il
o congiuntio
congiuntio.
.
modo
finito ce dalle
utilizzano,
indicatio
'icordiamo ce il terzo ed ultimo modo finito latino, l%
l%imperatio
imperatio,, si utilizza solo nelle proposizioni
PRINCIPALI.
"odo indicati*o
#on si deono fare osserazioni
osserazioni particolari9 i rapporti di tempo ssono
ono /uelli indicati da
dall alore reale
del tempo usato.
Con
onte
tem
mpora
porane
neit
it??
nteriorit?
Posteriorit?
Tempoo pr
Temp
prop.
op. reggen
reggente
te
Pre
Prese
sent
ntee
Tempo
mpo prop.
prop. subo
subordi
rdinat
nataa
Presente
Tempo
del passato
<uturo semplice
(ant.)
Presente
Tempo del passato
<uturo semplice
Presente
Imperfetto
<uturo semplice (ant.)
Perfetto
Piucceperfetto
<uturo anteriore
<uturo semplice
Perifr. attia : sum
Perifr. attia : eram
Perifr. attia : ero
Tempo del passato
<uturo semplice
Talolta
Talolta si usa il cosiddetto P'ESE#TE ST!'IC!
ST!'IC!,, per rendere pi@ ia una descrizione riferita ad
un passato pi@ o meno remoto. Si pu* tradurre con il presente o con i tempi del passato9
l%importante & essere coerenti sino in fondo (cio& non dei alternare nella traduzione tempi presenti
e passati) e ricordare ce ai fini della 2consecutio temporum% /uesto tipo di presente pu* essere
sentito sia come TEMP! P'I#CIPLE ce come TEMP! ST!'IC!.
'icordiamo ce analogo uso si fa ance dell%infinito presente (I#<I#IT! ST!'IC!).
mbedue gli usi riguardano per* solo le proposizioni PRINCIPALI.
"odo congiunti*o
Molto utilizzato, in diersi tipi di proposizioni SUBORDINATE il congiuntio & indispensabile,
mentre altre
(prop. causali) si possono costruire ance con l%indicatio,
l% indicatio, indicando cos1 rispettiamente la
soggettiit? o l%oggettiit? della proposizione di cui costituiscono il predicato. In /uesto caso si
parla di C!#+I#TI3! !6LI5!.
!6LI5!.
Il congiuntio
nelle proposizioni
relatie
la proposizione
relatia
& IMP'!P'I,
cio&&
nasconde
una proposizione
proposiz
ione di altra
naturasignifica
(di solitoce
finale
o consecutia).
Se per*
la prop. relatia
al II grado o inferiore di subordinazione,
subordinazione, essa pu* aere il congiuntio ance se & P'!P'I, a
causa della cosiddetta TT'-I!#E M!$LE.
CON%$CUIO $"PORU"
L%uso del congiuntio nelle prop. SUBORDINATE & essenzialmente legato alla cosiddetta
2C!#SECTI! TEMP!'M%, uno scema preciso di relazioni tra il tempo della prop. reggente e
/uello della prop. subordinata.
so del modo congiuntio
nella 2consecutio temporum%
(
T
(
#
I
$
'
!
6
,
S
.
p
o
r
p
lla
e
d
Tempo della prop. 'E++E#TE
Tempo P'I#CIPLE
Tempo ST!'IC!
Contemporaneit?
Presente
Imperfetto
nteriorit?
Perfetto
Piucceperfetto
Posteriorit?
Coniug. perifrastica.
attia : sim
Coniug. perifrastica attia
: essem
p
o
m
e
T
 tale regola obbediscono TTTI
TTTI i tipi di prop. subordinata con il congiuntio, con due eccezioni9
la P'!P. C!#SECTI3 ed il PE'I!$! IP!TETIC!.
Tutti gli altri tipi di proposizione SUBORDINATA con il congiuntio applicano in parte o totalmente
/uesto scema. <acciamo tre esempi diersi.
Proposi+ione 2inale
<I#LE
(
T
(
#
I
$
'
!
6
,
S
.
p
o
r
p
lla
e
d
o
p
m
e
T
Tempo della prop. 'E++E#TE
Tempo P'I#CIPLE
Tempo ST!'IC!
Contemporaneit?
Presente
Imperfetto
nteriorit?
Perfetto
Piucceperfetto
Posteriorit?
Coniug. perifrastica.
attia : sim
Coniug. perifrastica attia
: essem
La prop. finale & considerata sempre C!#TEMP!'
C!#TEMP!'#E,
#E, perc; il ffine
ine & sempre contemporaneo
all%azione della reggente. Lo scema utilizzato & /uindi solo /uello relatio alla contemporaneit?.
Cato sermonem 2acitut civibus suis persuadeat"
Cato sermonem 2ecit)ut civibus suis persuaderet"
Cum 3 congiunti*o 4CU" NARRAI#O)D$%CRII#O5
CM
#''T
#''
TI3!
(
T
(
#
I
$
'
!
6
,
S
.
p
o
r
p
lla
e
d
o
p
m
e
T
Tempo della prop. 'E++E#TE
Tempo P'I#CIPLE
Tempo ST!'IC!
Contemporaneit?
Presente
Imperfetto
nteriorit?
Perfetto
Piucceperfetto
Posteriorit?
Coniug. perifrastica.
attia : sim
Coniug. perifrastica attia
: essem
#''TI3! corrisponde generalmente ad una proposizione sub. temporale o
Il cum cosiddetto #''TI3!
causale, pi@ raramente di tipo concessio o ipotetico.
<ondamentalmente si tratta di proposizioni ce ammettono la C!#TEMP!'#EITA tra i tempi
<ondamentalmente
della prop. reggente e della prop. subordinata, o l%#TE'I!'ITA del tempo di /uest%ultima.
Cum Caesar redeat6 domum eo
eo-Cum Caesar rediret6 domum i*i
i*i-Cum Caesar rediverit6 domum eoCum Caesar redivisset# domum i*ii*i-
Ci sono ance rari esempi in cui si usa la coniug. perifrastica attia per denotare posteriorit?, ma
possiamo trascurarli
trascurarli per esemplificare meglio.
meglio.
Proposi+ione interrogati*a indiretta
I#TE''!+TI3
I#$I'ETT
(
T
(
#
I
$
'
!
6
,
S
.
p
o
r
p
lla
e
d
o
p
m
T
e
Tempo
Tempo P'
I#CIPdella
LE prop. 'E++E#TE
Tempo ST!'IC!
Contemporaneit?
Presente
Imperfetto
nteriorit?
Perfetto
Piucceperfetto
Posteriorit?
Coniug. perifrastica.
attia : sim
Coniug. perifrastica attia
: essem
In /uesto tipo di proposizione & possibile sia un rapporto di C!#TEMP!'#EITA, ce di
#TE'I!'ITA o P!STE'I!'ITA. Lo scema pu* /uindi essere applicato nella sua interezza.
Proposi+ioni c,e s2uggono alla 7consecutio temporum’
Come detto, si tratta soltanto delle prop. consecutie e del periodo ipotetico.
Proposi+ione consecuti*a
L%uso
del congiuntio
nellelogica
prop. di
consecutie
non segue
la 2consecutio
temporum%
perc;ce
esse
esprimono
la conseguenza
/uanto affermato
nella
prop. reggente,
conseguenza
per*
non a necessariamente un preciso rapporto temporale con la prop. reggente stessa. In altri termini,
applicando rigidamente la regola non si potrebbe sempre indicare con precisione la relazione
temporale tra le due proposizioni.
Uli0es tam callidus erat)ut c$clopis iram vitaverit"
%abeas"
Ita stultus 2uistiut %odie ni%il %abeas"
$o *entum estut milites &ugere coeperint"
Come si pu* notare, l%uso della consecutio arebbe impedito di rendere in modo adatto le sfumature dierse dei
rapporti temporali tra prop. reggente e prop. subordinata.
Per la traduzione basta ricordare di usare in italiano il tempo dell%indicatio corrispondente al
congiuntio latino.
Periodo ipotetico
Si definisce periodo ipotetico una coppia di proposizioni subordinatareggente
subordinatareggente (dette
rispettiamente P'!TSI,
P'!TSI, cio& ipotesi, ed P!$!SI) ce ammette la erit? della proposizione
reggente solo se & era ance l%ipotesi della proposizione subordinata (detta ance prop.
C!#$I-I!#LE).
'ispetto /uindi ad una normale proposizione, l%apodosi
l%apodosi non & di per s; n; era n; falsa, ma legata
strettamente a /uanto affermato nella protasi, cio& appunto condizionata da una ipotesi.
Ci sono tre possibili casi di periodo ipotetico, a seconda ce l%ipotesi sia 'ELE, P!SSI6ILE o
IMP!SSI6ILE (8I''ELE).
Ecco lo scema dell%uso dei tempi in un periodo ipotetico I#$IPE#$E#TE, in cui cio& l%apodosi &
la proposizione principale del periodo.
so dei modi nel
PE'I!$! IP!TETIC!
I#$IPE#$E#TE
!
C
I
T
E
T
!
P
I
!
$
!
I
'
E
P
id
o
ip
T
Tempo della P'!TSI " P!$!SI
Contemporaneit?
nteriorit?
'ealt?
Tutti i tempi
dell%Indicatio
Tutti i tempi
dell%Indicatio indicanti
anteriorit?
Possibilit?
Cong. presente
Cong. perfetto
Impossibilit?
Cong. imperfetto
Cong. piucceperfetto
L%apodosi
L%apodosi del per. ipotetico della realt? ammette ance tutti i modi ce possiamo troare in una
proposizione PRINCIPAL$ (cio&, oltre all%indicatio, l%imperatio ed il congiuntio
indipendente).
I tempi ed i modi utilizzati sono identici per protasi ed apodosi, salo il fatto ce ci sia oiamente
anteriorit? in una delle due proposizioni. In particolare troiamo il modo congiuntio nell%apodosi
ance se & una proposizione principale (& infatti
i nfatti un congiuntio I#$IPE#$E#TE).
Si %oc dicis, erras. ('ELE)
Si %oc dicas# erres.(P!SSI6ILE)
Si %oc diceres , errares . (I''ELE)
Si %oc di'isses# te stultum putaremputarem- (I''ELE)
Uso dei modi non 2initi nelle proposi+ioni su1ordinate implicite
I M!$I #!# <I#ITI si definiscono tali perc; M#C#! $ELL PE'S!#,
PE'S!#, perci* &
necessario ce il loro S!++ETT! sia espressamente indicato o ricaabile senza incertezza dal
contesto.
'icordiamo ance un fatto molto importante9 il tempo di un modo non finito non & mai assoluto, ma
indica solo il 'PP!'T
'PP!'T!
! TEMP!'LE con /uello della proposizione reggente.
Contemporaneit?
nteriorit?
Posteriorit?
Presente
Perfetto
<uturo
"odo in2inito e proposi+ione in2initi*a
'ispetto all%italiano il modo infinito latino a un uso molto pi@ limitato e come tale facilmente
indiiduabile e traducibile.
I modi infiniti ce troiamo nella proposizione PRINCIPAL$ (o ce comun/ue non a considerato
di per s;) possono solo essere9
I#<I#IT! ST!'IC!, ce #!# rappresenta un ero infinito (ne abbiamo parlato a
proposito dell%indicatio
dell%indicatio ce esso sos
sostituisce)
tituisce)
lacessere-&ostes nostros lacessere
Infinito ce segue un erbo SE'3
SE'3ILE,
ILE, con il /uale costituisce un unico predicato
predicato,,
#olo 2acere
Infinito ce segue 2#oli,nolite
#oli,nolite%,
%, uno dei modi per rendere l%IMPE'TI3! #E+TI3!
Noli 2acere
l di fuori di /uesti casi l%infinito iene utilizzato soltanto nelle proposizioni sub. dette appunto
infinitie.
La P'!P!SI-I!#E I#<I#ITI3
I#<I#ITI3 corrisponde in italiano alla funzione logica dei casi diretti, cio&
nominatio ed accusatio. In altri termini, essa e/uiale alle P'!P!SI-I!#I S!++ETTI3E ed
!++ETTI3E.
Il suo soggetto a sempre espresso (tranne /uando non sia eidente) e a in caso CCSTI3!,
per cui si parla ance
ance di 
CCS
CCST
TI3! : I#<I#IT!. Se il ssoggetto
oggetto in terza persona
persona & identico a
/uello della prop. reggente esso iene indicato dal pron. riflessio 2se%.
L%uso dei tempi rispeccia lo scema gi? riportato.
Contemporaneit?
nteriorit?
Posteriorit?
Infinito presente
Infinito perfetto
Infinito futuro
#ideote &acere
#ideote &ecisse
#ideote &acturum esse"
5uando c%& identit? di soggetto con la proposizione reggente, con alcuni erbi di forma passia (es.
estimatii) si pu* aere una costruzione personale, cio& con un
ideor, erba narrandi, iubendi, estimatii)
soggetto al nominatio ed il erbo passio concordato con esso.
Tibi stultus esse*ideor.
"odo supino
#ella forma attia indica
indica soltanto una proposizione
proposizione finale in dipendenza
dipendenza da erbo ce indica
moimento.
Legati *eniuntoraculum consultum"
consultum"
#ella forma passia
passia accompagn
accompagnaa alcuni aggettii e si pu* considerare ininfluente come predicato.
predicato.
Facile dictu
"odo participio8
participio congiunto6 a1lati*o assoluto6 coniuga+ione peri2rastica atti*a
Il participio & un nomeaggettio erbale, cio& racciude in s; le caratteristice del erbo (ed infatti
funge da predicato di una proposizione implicita) e di un nomeaggettio (conseguentemente
(conseguentemente si pu*
declinare).
In latino esso & molto pi@ utilizzato ce in italiano, perc; mediante il participio si possono
esprimere molti tipi di proposizioni SUBORDINATE .
L%uso dei tempi rispeccia lo scema gi? riportato.
Contemporaneit?
Participio presente
nteriorit?
Posteriorit?
Participio perfetto
Participio futuro
In sintesi possiamo dire ce il modo participio in latino a due utilizzi principali9 il P'TICIPI!
P'TICIPI!
C!#+I#T! e la costruzione dell%6LTI3! SS!LT!.
La differenza sta semplicemente nel fatto ce nell%ablatio assoluto il soggetto & parte della
proposizione implicita
implicita subordinata di cui il participio & il predicato, m
mentre
entre il participio congiunto
congiunto
rimanda ad un soggetto ce fa parte della proposizione reggente, doe pu* solgere /ualsiasi
funzione.
Ecco perc; il P'TICIPI! C!#+I#T! & concordato con il suo soggetto e pu* /uindi declinarsi
in /ualun/ue caso, al limite sottintendendo il soggetto stesso. 5uando diidiamo il periodo in
proposizioni teniamo
teniamo perci* presente ce in /ualce caso il participio con
congiunto
giunto pu* stare 2a met?%,
cio& essere sia un complemento della prop. soraordinata ce, contemporaneamente,
contemporaneamente, il predicato di
una prop. subordinata.
&ostesterritos (8spaventati)nostros in 2ugam a*erterunt%apiens . (8colui c%e sa) ali.uando dormitat
5uando inece il soggetto appartiene alla proposizione con il participio abbiamo la costruzione
dell%6LT
dell%6L
TI3! SS!LT!, riconoscibile proprio dal fatto ce sia il soggetto ce il predicato si
troano nel caso ablatio.
re2iciuntCaesare %ortante, milites animum re2iciuntHostibus victis# %cipio triump,um cele1ra*itcele1ra*it-
Per la traduzione dei participi in italiano seguiamo /uesto semplice criterio,(in grassetto la prima
opzione da proare).
Participio presente
Participio perfetto
Participio futuro
Participio presente
Gerundio presente
Prop. relatia
Prop. temporalecausale ecc.
Participio passato
+erundio passato
Prop. relatia
Prop. temporalecausale ecc.
Prop- relati*a
Prop. temporalecausale ecc.
Prop. finale (uso non classico)
Tenete
Tenete conto ce nei erbi normali il participio perfetto latino a solo alore passio (mentre lo a
attio nei erbi deponenti), mentre presente e futuro sono attii in tutti i erbi.
Traducendo dal latino possiamo perci* usare SEMP'E i P'TICIPI italiani, oppure il +E'#$I!
(specificando per* la forma attiapassia), oppure rendere esplicita la proposizione con l%uso del
pronome relatio (& l%unica
l%unica possibilit? con il participio futuro).
Solo /uando si & daero sicuri del alore della proposizione implicita si pu* indicare il ero alore
della proposizione (temporale, causale, concessio, condizionale, ecc.), cosa ce a comun/ue fatta
il pi@ delle olte per non ottenere una forma italiana troppo pesante.
Il participio futuro & usato ance con alore di prop. finale a partire dall%epoca imperiale.
'icordo infine ce il participio futuro unito al erbo sum costituisce la C!#I+-I!#E
PE'I<'STIC TTI3, ce pu* costituire il predicato di una /ualun/ue proposizione,
PRINCIPAL$ o SUBORDINATA.
Essa indica la olont? di fare un%azione, la sua imminenza od il suo essere destinata a erificarsi.
Come gi? isto, nella 2consecutio temporum%
temporum% sere a rendere l%idea della posteriorit? nel modo
congiuntio, ce non a futuro.
"odo gerundio)gerundi*o e coniuga+ione peri2rastica passi*a
Il gerundio latino (ce & un nome erbale) a un uso pi@ limitato rispetto a /uello italiano, perc;
corrisponde essenzialmente
essenzialmente alla declinazione dell%infinito nei casi non diretti (o all%accusatio con
preposizione), spesso,
spesso, ma non necessariame
necessariamente,
nte, in dipendenz
dipendenzaa da nomi o aggettii.
aggettii.
Il gerundio, cos1 come il gerundio, anno solo il tempo presente, indicante oiamente
contemporaneit?.
at..
(ugnandi*is animum denotat
Tacendoindicium denotat
Il gerundio a solo alore attio, ance nei erbi deponenti.
5uando il gerundio & accompagnato dal compl. oggetto si trasforma in gerundio (pu* non accadere
solo nei casi genitio ed ablatio senza preposizione) secondo il seguente scema9
Cupiditas)*idendi Romam 9 Cupiditas)*idendae
Cupiditas)*idendi
Cupiditas) *idendae Romae
+erundio gen. " acc. B gerundio gen. s. f. 4 gen. s. f.
(lett.) di *edere Roma
B
di Roma da *edere
Il gerundio diiene gerundio, ce & un aggettio erbale, e si concorda al suo compl. oggetto, il
/uale, a sua olta, prende il caso del gerundio stesso.
Il gerundio a solo alore passio, ance nei erbi deponenti.
Il gerundio in unione con il erbo sum costituisce la C!#I+-I!#E PE'I<'STIC
PSSI3,
ce indica
la necessit?,
il doere
di compiere
/ualcediazione.
La
coniugazione
perifrastica
passia
pu* costituire
il predicato
una /ualun/ue proposizione,
PRINCIPAL$ o SUBORDINATA.
Il soggetto subisce l%azione il compl. d%agente, /uando & presente, iene inece espresso con il caso
$TI3!.
Cart,ago delenda est
No1is Cart,ago delenda estestest-No1is consulendum est
est-Pugnandum est
Cartagine de*e essere distrutta
Cartagine de*e essere distrutta da noi
Noi do11iamo distruggere Cartagine
Do11iamo pro**edere
%i de*e pro**edere da parte nostra
%i de*e com1attere
Come si ede dagli esempi, possono essere presenti soggetto e compl. d%agente, pu* mancare uno
dei due o entrambi. 5uando manca il soggetto la forma diiene impersonale.
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